Gestire un Nodo Ortinsieme

Lo spirito del sistema di conduzione della terra del modello Ortinsieme è quello della sua applicabilità in ogni contesto e situazione climatica. Il focus è quello di individuare un mix di tecniche attinte sia dalla tradizione contadina che da metodologie di recente scoperta come la permacoltura e l’agricoltura naturale, al fine di creare un ecosistema a ciclo chiuso che sia in grado di autosostenersi in ogni luogo.

L’associazione diffonde il proprio modello attraverso la sua piazza virtuale che è il sistema web nell’ambito del quale vengono esposti servizi non solo verso la comunità dei soci, ma anche verso chi vuole replicare il modello nel proprio territorio. La speciale figura di socio “gestore di nodo ortinsieme” è stata pensata proprio per chi, ritenendo valido l’impianto organizzativo ed i fini dell’associazione, volesse replicare il modello, utilizzando da subito i servizi di gestione della comunità esposti nel portale ortinsieme.it o ortinsieme.org.

Poiché basato sul concetto di micro coltura di qualità in luogo di quella classica intensiva ed estensiva, gli investimenti necessari per avviare e gestire un nodo ortinsieme sono veramente esigui ed in ogni caso graduali. All’inizio è necessario ovviamente un buon appezzamento di terreno, anche incolto, ed un set di strumenti minimo che comprende:

  • Una motozappa piccola da 7cv
  • Un decespugliatore
  • Cinque zappette a braccio lungo
  • Cinque rastrelli a braccio lungo
  • Cinque vanghe
  • 10 picchetti
  • 100 mt cordicina di nylon
  • altra piccola minuteria

Con l’incremento del numero dei soci sarà poi necessario dotarsi di strumenti più idonei come un trinciasermenti, o addirittura un piccolo trattorino nel caso in cui si decide di avviare nel nodo anche le colture comunitarie.